Secret Maps

Se dovessimo sintetizzare i competitors di Secret Maps, potremmo raggrupparli in 3 grandi gruppi: quello delle guide turistiche, quello dei blog e dei motori di ricerca, e quello delle altre app. Ciascuno di questi può contare su punti di forza, tuttavia per ciascuno di questi esistono delle limitazioni, che sono state superate dalla nostra app. Le guide turistiche, per esempio, sono sicuramente complete ed esaustive, tuttavia forniscono un’informazione non sintetica e difficilmente fruibile con rapidità. Inoltre sono limitate a territori specifici e hanno un costo discreto, al contrario di Secret Maps che invece è gratuita. I blog e i motori di ricerca forniscono informazioni approfondite, e possono contare sulla gratuità. Tuttavia richiedono tempo all’utente, tempo che deve dedicare a selezionare le informazioni di suo interesse. Grazie alle molteplici categorie in cui è stato suddiviso il suo database, Secret Maps consente invece all’utente di selezionare direttamente ciò che gli interessa. Infine, ci sono le altre app. Tra queste si contano: Google trips, Utopic, Field Trip, Eupolia e Yamgu, solo per citarne alcune. Ognuna di loro presenta caratteristiche analoghe a quelle di Secret Maps, tuttavia nessuna può contare su un contenuto informativo simile. Chi si concentra sugli eventi, infatti, tralascia invece il campo delle curiosità, e viceversa. Nessuna tra queste tratta delle specialità locali e neppure delle ricorrenze. Inoltre ciascuna app si concentra generalmente su un territorio limitato, traendo contenuti da internet oppure dagli utenti, con un chiaro impatto sulla qualità del servizio. Secret Maps invece tocca anche piccoli comuni e addirittura frazioni, fornendo contenuti controllati e ben strutturati.