L’impatto che Safher vuole avere, non riguarda solo la sicurezza delle proprie utenti, ma ha anche l’intento di fortificare la campagna di sensibilizzazione che oggi le donne di tutto il mondo portano avanti.
Safher ha un utilizzo intuitivo perché si basa su funzionalità e su un design UX/UI standard e, quindi, facilmente accessibile da chiunque possieda uno smartphone. L’utente accede ad una mappa, imposta la sua destinazione e il sistema troverà delle “compagne di viaggio” che la seguiranno in videochiamata. Ogni utente ha un tasto SOS che, una volta premuto, autodigiterà sul proprio telefono il numero delle forze dell’ordine e visualizzerà le informazioni della posizione dell’utente in pericolo. Safher ha scelto, per aumentare l’interattività e l’utilizzo da parte degli utenti, di adottare una “Gamification Strategy”, che sarà uno degli elementi distintivi dei pacchetti premium.
Nello specifico, ogni utente guadagnerà dei “token” (chiamati “SafeCoin”) in base ai minuti che spende nel tener compagnia ad una persona che chiede aiuto. Queste monete avranno la funzione di coupon, che daranno la possibilità di accedere a servizi erogati da partner professionisti di Safher come psicologi, medici etc.. a prezzi scontati.
Per le aziende offre la possibilità di acquistare un account business alle proprie dipendenti. Questa strategia ha come obiettivo la sensibilizzazione del problema, che passa anche dai contesti quotidiani come la vita lavorativa. Safher, inoltre, offre un servizio di report rosa per aiutare le aziende nella realizzazione di azione per completare il punto 5 dell’agenda 2030, rilasciando i risultati dei dati aggregati delle dipendenti delle società clienti.
