La nostra idea d’impresa prevede la divisione “Sale” per la commercializzazione dei kit e la divisione “Service” per offrire le analisi di ricerca di contaminazione da Brettanomyces bruxellensis direttamente nel nostro laboratorio. Per quanto riguarda la commercializzazione dei kit la nostra offerta è indirizzata a tutti i laboratori enologici che sono attrezzati per le analisi di biologia molecolare. Per quanto riguarda invece la divisione “Service” la nostra offerta si rivolge ai laboratori che effettuano analisi enologiche ma che non hanno la strumentazione adatta ad effettuare analisi di biologia molecolare e a tutti i produttori che sono sensibili al problema della contaminazione da Brettanomyces bruxellensis ma che non si affidano già ad un laboratorio di analisi.
L’ostacolo fondamentale attualmente è sensibilizzare i produttori di vino riguardo l’utilità di questo sistema. Ad oggi infatti il problema da contaminazione da Brettanomyces viene affrontato maggiormente all’estero e in nord Italia, mentre al sud è ancora forte l’uso indiscriminato di solfiti per ovviare al problema.
Per quanto riguarda il mercato acquisibile inizialmente ci rivolgeremo principalmente al mercato Campano per poi espanderci alle altre regioni italiane e in futuro anche all’estero.
I nostri prodotti saranno promozionati attraverso diversi canali: sito internet aziendale; pubblicazioni scientifiche; inserzioni su riviste scientifiche; inserzioni su social network; informatori scientifici dell’azienda Deltek.
Breve descrizione degli aspetti di innovazione che caratterizzano il business dell’impresa
Attualmente i metodi microbiologici più diffusi per la ricerca del lievito nel vino prevedono tecniche di coltura su piastra e microscopia. Ma, a causa dei tempi molto lunghi di crescita di tale lievito, questi metodi possono impiegare anche dai 7 ai 14 giorni prima che i risultati siano disponibili, riuscendo a rilevare microrganismi presenti in concentrazioni inferiori a 105-106 cellule/mL.
Il sistema che noi proponiamo invece, permette la rilevazione di Brettanomyces bruxellensis in maniera rapida e precisa usando una chimica SYBR Green tramite real-time PCR (qPCR). I risultati sono ottenuto nel giro di un solo giorno, riuscendo a rilevare la presenza del lievito anche in concentrazioni molto basse (>1CFU) e quindi prima dell’insorgenza delle alterazioni qualitative nel vino.
Ad oggi, per ovviare al problema, molte case vinicole utilizzano quantità di solfiti elevate senza neanche conoscere il grado di contaminazione del vino. Con il nostro metodo invece è possibile conoscere il grado di contaminazione del vino e quindi si potranno modulare le quantità di solfiti da utilizzare. Attraverso i kit da noi progettati, il lievito Brettanomyces bruxellensis può essere rilevato prima che si verifichi il deterioramento del vino. Il metodo che adottiamo è in grado di dare informazioni circa la presenza del lievito e consente la determinazione del rischio e la relativa evoluzione nel tempo. Quindi, il nostro metodo può essere utile se l’enologo si accorge di alterazioni dell’aroma durante la trasformazione del vino, e vuole isolare le botti contaminate o le vasche di fermentazione prima dell’imbottigliamento, o determinare se i vini devono essere filtrati. In questo modo si possono migliorare le rese e la qualità dei vini evitando perdite economiche.