Pixies nasce dalla volontà di responsabilizzare lo spazio fisico per agire contro i problemi urgenti che abbiamo di fronte. Come architetti che vivono negli spazi urbani, abbiamo ritenuto che tutto questo dovesse iniziare dalle Città perché sono loro che causano fino all’80% dei danni che facciamo all’ambiente ogni anno. Tutte le bottiglie di plastica, le lattine e le sigarette che vengono lanciate ogni giorno per le strade inevitabilmente causano molti problemi in termini di inquinamento ambientale e marino.
Il progetto mira a fare un piccolo passo in avanti verso la città di domani che è autosufficiente e non causa sofferenze al pianeta. Troppo spesso la tecnologia negli spazi urbani viene utilizzata per soluzioni che non sono tangibili o che richiedono azioni da parte delle persone. Queste soluzioni si sono dimostrate deboli. È ora di iniziare a utilizzare la tecnologia per implementare soluzioni fisiche e tangibili che vadano oltre l’innovazione digitale e rendano il mondo un posto migliore.
Pixies, quindi, vuole essere un piccolo scorcio della città di domani, autonoma, green e sostenibile. L’obiettivo, infatti, è quello di risolvere concretamente il problema legato al Littering nei contesti urbani sfruttando le tecnologie più avanzate per rendere le nostre città in grado di aiutarci a combattere le emissioni di CO2 e, quindi, contribuire alla salvaguardia del pianeta. L’ambizione del progetto è di avere ambienti urbani più puliti e città più sostenibili partendo dai piccoli elementi di cui le città sono composte, come gli arredi, e rendendoli nuovi ed intelligenti.