Iulsarak

Si possono presentare collezioni su web, producendo solo il campionario per poi lavorare in modo equo e profittevole su capi “on-demand” evitando così la sovrapproduzione. Produciamo meno e produciamo meglio. Lavorando “on-demand” si abbattono i costi di retail. Allo stesso tempo si possono trasferire le risorse a favore della qualità dei tessuti, della fattura del capo, della personalizzazione per il cliente. Si possono progettare capi pregiati usando anche le rimanenze di stoffe già precedentemente prodotte dai tessilifici per i gran per grandi brand di moda. Questi tessuti giacciono nei magazzini e spesso rappresentano un costo di smaltimento per le aziende tessili. Usandole per prodotti su misura e “on-demand” li possiamo reimmettere in commercio alimentando l’economia circolare. Si può ridare dignità al prodotto e a chi lo confeziona con filiere corte e capi “slow” e durevoli. Attraverso lo storytelling e la formazione i consumatori possono essere educati a riconoscere il ben-fatto, il durevole, apprezzare le giuste misure nella moda. Si può creare un prodotto in linea con i trend di mercato, quindi: tracciabile, trasparente, sostenibile, durevole genderless, personalizzabile, identitario, body-shaped. Crediamo che si debba cambiare il modo di produrre e vendere i capi di moda: Si può creare un prodotto in linea con i trend di mercato, quindi: tracciabile, trasparente, sostenibile, durevole genderless, personalizzabile, identitario, body-shaped.