Farm Animal Trade

F.A.T. è una piattaforma web che offre servizi legati alla compravendita di animali da allevamento, garantendo e certificando la sicurezza e la tracciabilità dei capi commercializzati. Il principale servizio è un market place dove gli allevatori possono inserire e cercare annunci di capi di bestiame e, allo stesso tempo, possono pubblicizzare la propria azienda agricola tramite una scheda descrittiva e contenuti digitali. Oltre al servizio di compravendita sarà possibile acquistare servizi connessi, come il servizio di trasporto di bestiame ma anche consulenze per le pratiche burocratiche finalizzate alla nascita di nuovi allevamenti. Una vetrina per l’allevatore ed una garanzia per il consumatore finale. I servizi sono accessibili a tutti gli allevatori che detengono un’azienda registrata, e si adattano perfettamente alle loro esigenze: nel market place i filtri di navigazione permettono all’utente di trovare inserzioni di capi conformi alle proprie esigenze ed immediatamente verificarne la veridicità, i servizi aggiuntivi prevedono una consulenza one-to-one ritagliata per ogni cliente. Con l’introduzione del concetto di multifunzionalità in agricoltura il ruolo dell’imprenditore agricolo passa da un ruolo mono-funzionale di ‘coltivatore’ a un ruolo multi-funzionale di ‘gestore’, con risvolti che non sono soltanto ampliativi delle opportunità di business, ma che rappresentano una vera e propria riqualificazione delle sue responsabilità di gestione. Parliamo di aziende che non si limitano più a migliorare le proprie performance aziendali mediante la produzione di derrate alimentari con l’impiego di allevamenti intensivi, ma che, al contrario, contribuiscono a proteggere l’ambiente ed il territorio, a valorizzare le produzioni tipiche e di qualità, ad elevare il potenziale turistico di una determinata area, ad accrescere lo sviluppo rurale. Sono indispensabili interventi volti ad incentivare la fornitura di servizi da parte dei sistemi di produzione zootecnici, la riduzione delle emissioni, la definizione di strategie integrate per attività di prevenzione e controllo delle malattie e la riduzione degli sprechi. Qualunque sia l’obiettivo fissato, l’imprenditore non può prescindere dal considerare alcuni vincoli. Il più stringente è dato dalle caratteristiche strutturali del mercato agricolo: redditività delle aziende agricole e scenari di investimento attualmente, infatti, per taluni produzioni, vi è un eccesso di offerta. Di pari importanza, sono anche i vincoli fisici che riguardano la dotazione di risorse e la loro disponibilità. Ad oggi risultano carenti le conoscenze e la predisposizione degli allevatori nell’impiego di strumenti innovativi ad alto impatto tecnologico che fungono da facilitatori sia nei processi tecnico-produttivi che nella componente organizzativa e gestionale dell’azienda agricola e che sono sempre più indispensabili per competere efficacemente sul mercato dei prodotti agroalimentari. La tecnologia rappresenta una delle chiavi strategiche di valorizzazione e sviluppo del settore. Un’unica piattaforma che raccoglie e condivide informazioni relative all’origine del capo di bestiame anche prodotte dall’allevatore, un codice univoco che tutti gli operatori della filiera avranno la possibilità di poter usare, con la garanzia di integrare informazioni per il consumatore finale. E’ così che il capo di bestiame venduto attraverso F.A.T. in seguito alla pubblicazione di un annuncio, arriva sulle tavole del consumatore abbinato ad un QR code o codice a barre univoco associato al marchio F.A.T. che, se inquadrato con l’APP FAT, ti mostra l’origine del capo, i processi di filiera e tutte le informazioni utili ai fini alimentari (ubicazione allevatore, con le informazioni della scheda Azienda, dati del capo, valori nutrizionali, data di macellazione, luogo di macellazione, ecc…). I dati del consumatore finale saranno profilati per calcolare e garantire una fornitura di qualità. Il tutto a beneficio dell’intera filiera: gli allevatori avranno più interesse a migliorare in qualità con una forte garanzia di prodotto, anche con margini più alti, perché utenti finali interessati alla tracciabilità faranno aumentare la domanda. L’ottimizzazione dei consumi evita sprechi alimentari, riduce l’utilizzo di risorse, e preserva la qualità alimentare delle carni autoctone. Anche la compravendita tra allevatori beneficia della stessa tracciabilità, con la possibilità appunto di creare nuovi “primi insediamenti” anche fuori della provincia di residenza.