Fair Bnb Network

Il principale concorrente di Fairbnb è chi, per prima, ha lanciato l’idea degli affitti di privati sul mercato turistico, ossia il colosso mondiale Airbnb. Tra gli appartamenti in affitto su Airbnb, però, la maggioranza delle proprietà a disposizione comprende multi-host che gestiscono più di una proprietà. Questo diventa una minaccia per le comunità locali. I canoni di affitto a uso residenziale restano infatti alti e diventa difficile, in particolare per i più giovani, trovare abitazioni a un prezzo accessibile. In più, le classiche botteghe di vicinato chiudono i battenti per lasciare spazio, nel migliore dei casi, a negozi di souvenir e di beni di consumo omologati. Fairbnb.coop vuole essere un’alternativa che cerca di combattere i problemi summenzionati attraverso due semplici ricette. La prima attraverso regole ferree per gli host che non possono mettere sulla piattaforma più di un’abitazione e si deve trattare di un affitto turistico in regola con le leggi della città di riferimento. La seconda invece attiene alla ridistribuzione di parte delle risorse sul territorio in particolare con delle donazioni dirette da parte degli utenti a progetti sociali, locali o nazionali, con l’intendo di restituire un qualcosa al territorio che il turista va a visitare. L’obbiettivo che sostanzialmente distingue Fairbnb dalle piattaforme come Airbnb è l’obbiettivo di creare un turismo che trova la propria forza nelle comunità che è in grado di creare.