Il nostro intento è quello di formare quante più persone possibili a conoscere questo “modo diverso” di concepire il denaro, di risparmiare, di speculare nel rispetto della legge e, in particolare, delle regole imposte dall’Agenzia Entrate con la Risoluzione 72/E/2016, che le ha definite come strumenti di pagamento alternativi alla moneta legale, anche in virtù del fatto che nel 2025 tutti i cittadini dovranno adeguarsi allo standard di digitalizzazione pre-visto dall’UE. CxT Srl non si limita a “formare”, ma crea e fornisce gli strumenti per l’utilizzo delle criptovalute. Il nostro progetto, infatti, prevede la fornitura di strumenti a tutti i professionisti e gli imprenditori affinché possano accettare le criptovalute come pagamento dai loro clienti, possano convertirle in euro, possano depositarle nella loro banca, possano a loro volta pagare i loro fornitori con le criptovalute….
La tecnologia ha cambiato il mondo, dobbiamo adattare la nostra cultura.
Punti di forza: La nostra azienda è convenzionata con l’Università degli Studi di Milano sia per la creazione dell’App che per i corsi di formazione. La nostra App è 100% italiana e prodotta a norma di legge, tutelando gli utenti da ogni rischio.
Punti di debolezza: Ad oggi, riteniamo di non avere punti di debolezza: i nostri membri sono altamente istruiti nel settore e provengono da contesti altamente competenti.
Opportunità: La società civile si sta allontanando dal denaro fisico a favore di valute senza contanti. Infatti, già alcune aziende di rilevanza internazionale accettano Bitcoin come pagamento per le loro merci.
La crescente ostilità tra il pubblico e gli istituti bancari sta inoltre incanalando le persone verso modi sicuri e pratici per evitare di utilizzare le banche.
la provenienza dei profitti scaturisce dalla distribuzione della nostra APP a tutti gli esercenti commerciali e professionali con un abbonamento annuale per il suo utilizzo.
Breve descrizione degli aspetti di innovazione che caratterizzano il business dell’impresa
Le criptovalute costruite sulla blockchain, come Bitcoin, sono decentralizzate e utilizzano un libro mastro distribuito per tracciare, controllare e monitorare il flusso delle transazioni. Questo sistema elimina le banche centrali e i governi e restituisce il controllo agli utenti, almeno a quelli che sanno cosa stanno facendo. Ma non è utile solo per il mondo finan-ziario: la blockchain può anche eliminare la necessità di intermediari in molti campi, portando efficienza e trasparenza ai massimi livelli ed eliminando la corruzione.
Blockchain elimina gli intermediari
La blockchain utilizza la tecnologia Distributed Ledger, o DLT, il che significa che i dati non vengono mai memorizzati in un unico luogo, ma distribuiti su più nodi o utenti. Anche se non tutte le blockchain funzionano in questo modo, quasi tutte le applicazioni block-chain sono collegate alla loro DLT. In questo modo ogni nodo/utente viene aggiornato sugli sviluppi del resto della catena. Le transazioni vengono registrate sotto forma di bloc-chi che vengono aggiunti solo dopo un processo di verifica e convalida effettuato tramite una Proof-of-Stake o una Proof-of-Work. Una volta aggiunti, i blocchi non possono essere rimossi o modificati, il che rende la blockchain più sicura dei documenti cartacei, dei data-base tradizionali e di altre opzioni.
Questo non solo elimina la necessità di un revisore esterno, ma riduce anche la possibilità che qualcuno manometta o manipoli i dati. Esiste la possibilità di un attacco al 51% duran-te il quale, se un numero sufficiente di nodi partecipa, i protocolli possono essere modifi-cati, ma anche questo verrebbe registrato e sarebbe facile risalire ai nodi che hanno iniziato l’attacco.
La blockchain è più forte della tecnologia convenzionale in termini di sicurezza, difesa in-formatica, affidabilità e scalabilità.
Nel caso del Bitcoin o delle criptovalute, la transazione di valuta elettronica tra pari non è altro che uno scambio di informazioni, da cui l’idea di utilizzare lo stesso tipo di scambio in altri casi. Molte banche indiane hanno già adottato un gran numero di applicazioni ba-sate sulla blockchain, ad esempio per l’elaborazione delle fatture, lo sconto, l’eKYC, l’aut-enticazione e la verifica dei documenti attraverso le firme digitali, l’emissione di lettere commerciali e altri documenti aziendali. Ad un certo punto, tutti questi processi necessita-
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vano di un intermediario, agente o revisore per completare uno degli aspetti della trans-azione, il che introduceva la possibilità di corruzione o cattiva gestione.
Una Blockchain per ogni esigenza
Come abbiamo già detto, non tutte le blockchain sono decentralizzate. Una blockchain può essere pubblica, privata o autorizzata, o avere una combinazione di queste proprietà in un unico protocollo. Prendiamo ad esempio Libra di Facebook: a differenza del Bitcoin e di molte altre criptovalute, Libra, pur essendo basata sulla blockchain Libra, sarà controllata e monitorata dall’Associazione Libra. Questa associazione comprende Facebook e altre aziende partner che intendono utilizzare Libra a scopo di lucro e non come criptovaluta non profit come il Bitcoin.
Questa possibilità di variazioni, tuttavia, rende la blockchain così versatile che la tecnolo-gia è oggi sempre più utilizzata anche per applicazioni non legate al settore finanziario. Per citarne alcune: archiviazione di dati medici, firma di contratti vincolanti, tracciabilità dei flussi di merci, archiviazione di documenti personali, catasto, verifica di fonti e notizie in caso di fake news.
Il mercato della blockchain continua a crescere!