L'innovazione nel territorio

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L'innovazione nel territorio

Genesys Lab

- Startupeasy

La mission di Genesys Lab s.r.l. è sviluppare metodi a basso impatto ambientale di recupero di metalli nobili e delle terre rare dai RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche).
L’abnorme dipendenza dei produttori mondiali di tecnologia dall’importazione di Terre rare ed altri metalli preziosi dalla Cina, sta spingendo la comunità scientifica a ricercare sempre più tecnologie efficienti ed ecosostenibili per il recupero di queste importanti risorse minerarie dalle moltissime tonnellate di apparecchi elettrici ed elettronici fuori uso, che di per sè rappresentano anch’essi una fonte di inquinamento non trascurabile.
Le tecnologie ecosostenibili in questione sono l’idrometallurgia, ma soprattutto la biometallurgia, i cui processi più promettenti sono allo stato attuale della ricerca la biolisciviazione ed il bioassorbimento.
La Genesys Lab s.r.l. si pone come obbiettivo quello di reinvestire almeno il 15% dei propri utili nella ricerca di metodologie appetibili alle aziende che operano nel recupero e nello smaltimento dei RAEE.

Concorrenza

Ad oggi diverse Università italiane e piccoli progetti pilota da queste ultime affiancati, mirano al recupero di metalli preziosi come Oro, Argento, Rame, Cobalto dai rifiuti elettronici (RAEE). Solo il 4% delle aziende italiane di trattamento rifiuti elettronici punta effettivamente al recupero delle Terre Rare (Lantanio, Cerio, Praseodimio, Neodimio, Samario, Europio, Gadolinio, Terbio, Disprosio, Olmio, Erbio, Tulio, Itterbio, Lutezio, Ittrio). Tra queste vale la pena menzionare la Relight di Rho (MI) che basa tuttavia il suo processo produttivo unicamente sull’idrometallurgia, un processo senz’altro meno inquinante della pirometallurgia, ma pur sempre a maggior impatto ambientale rispetto alla biometallurgia. Lo studio e la messa a punto di innovative tecniche biometallurgiche è infatti il principale obbiettivo di ricerca e sviluppo della Genesys Lab srl che, in virtù delle conoscenze e degli studi di biorimediazione effettuati su organismi marini da uno dei suoi soci, mira al recupero di Terre Rare grazie all’ausilio di organismi marini e altri microorganismi acquatici.
Settore: Ricerca
Labels: circulareconomy, GREENECONOMY, TrattamentoRifiuti
Canali di Vendita: Directly, E-commerce
Interessi: Business partners, Customers, Incubator / Coworking spaces, Lender / Investor, Technical support figures

Stadio della startup Genesys Lab

Prodotto/Servizio

Le terre rare (Lantanio, Cerio, Praseodimio, Neodimio, Samario, Europio, Gadolinio, Terbio, Disprosio, Olmio, Erbio, Tulio, Itterbio, Lutezio, Ittrio) ed i metalli preziosi come Oro, Argento, Platino, Palladio, Rodio, Rutenio, Rame e Cobalto sono ampiamente diffusi ed impiegati nelle schede di rete dei nostri computer, nei cellulari, nei pannelli fotovoltaici, negli smartphone, negli schermi piatti delle TV e dei monitor, negli hard disk, nella memoria del computer, nei DVD, nelle batterie ricaricabili, nei convertitori catalitici, nei magneti (turbine eoliche, veicoli elettrici ed ibridi, risonanze magnetiche, altoparlanti), nelle lampade fluorescenti, nei led, nelle lampade led, negli schermi LCD, negli schermi al plasma, nei laser, nelle fibre ottiche, nei microchip, nelle carte di credito ed in molti altri dispositivi. Delle Terre Rare se ne parla poco, ma negli ultimi anni la domanda è aumentata fino al punto da farli diventare i minerali strategici dei quali non si può fare a meno. Il maggior produttore è la Cina, che recentemente ha minacciato di bloccare l’esportazione verso gli USA a seguito del bando imposto da questi ultimi contro Huawei, l’impresa Cinese capofila nella importante tecnologia delle reti internet 5G. Emblematico è il fatto che le misure di protezione commerciale nei confronti di Huawei sono state rapidamente sospese dagli Stati Uniti. La Cina produce, e soprattutto raffina, circa il 96 per cento delle 160 mila tonnellate di Terre Rare prodotte annualmente nel mondo. Il predominio cinese in questo settore è da attribuire principalmente allo scarso rilievo che viene dato al grave inquinamento prodotto dall’estrazione di questi metalli. È richiesta infatti l’utilizzazione di acidi molto forti per la separazione dai minerali in cui si trovano allo stato naturale e durante il processo estrattivo non di rado compaiono composti fortemente contaminanti, come il fluoro, e radioattivi, come l’uranio ed il torio. Secondo alcune fonti scientifiche per produrre una tonnellata di Terre Rare si generano circa diecimila metri cubi di gas contenenti diossido di zolfo, acido fluoridrico e solforico e altre polveri concentrate, oltre a 75 mila litri di acqua residuale acida e circa una tonnellata di residui radioattivi. Efficientare il recupero di queste sostanze, attraverso lo studio di nuove tecnologie col minore impatto ambientale è il principale obbiettivo di ricerca e sviluppo che si prefigge la Genesys Lab srl. Tale ricerca consentirà di estrarre in modo biocompatibile materie prime con un alto valore di mercato e molto richieste dalle aziende che producono batterie ricaricabili, componenti elettronici, lampade a basso consumo energetico, monitor lcd e centinaia di altri dispositivi tecnologici. In concreto la Genesys Lab srl si pone in questo contesto sia come operatore di trattamento rifiuti, che come soggetto erogatore di servizi qualificati connessi ad attività di Ricerca &amp Sviluppo. Nel primo caso la Genesys Lab erogherà un servizio di trattamento rifiuti ed avrà come prodotto finito del procedimento di recupero dei minerali polverizzati di terre rare e metalli preziosi. Nel secondo caso potrebbe rivendere brevetti ed innovazione tecnologia a chi opera nel settore dei rifiuti RAEE.

Team

Dati della startup Genesys Lab

Costituzione Impresa : 17/06/2020
Data iscrizione alla sezione delle Startup: 17/06/2020
Denominazione:
GENESYS LAB S.R.L. START-UP COSTITUITA A NORMA DELL'ART.4, COMMA 10 BIS, DEL DECRETO LEGGE 24 GENNAIO 2015, N.3
Comune: POPOLI
Provincia: Pescara
Regione: Abruzzo
Codice Fiscale: 02292720683
Forma Giuridica : SOCIETA' A RESPONSABILITA' LIMITATA
Codice Ateco : 721909
Settore: Ricerca

Genesys Lab

Modello di Business

L’esigenza di indirizzarsi verso un modello di sviluppo economico che si ponga come obiettivo non solo redditività e profitto, ma anche progresso sociale e salvaguardia dell’ambiente è ormai riconosciuta da tutti. In questo contesto, un aspetto cruciale è quello della più razionale e sostenibile gestione delle risorse naturali, sempre più sotto pressione a causa della crescente popolazione, dell’aumento di domanda di materie prime e dell’aumento delle diseguaglianze anche nelle nazioni meno ricche. Il tema è caratterizzato da una doppia dimensione. A monte, si tratta di gestire le risorse in modo più efficiente, ovvero aumentandone la produttività nei processi di produzione e consumo, riducendo gli sprechi, mantenendo il più possibile il valore dei prodotti e dei materiali. A valle, occorre far sì che tutto ciò che ancora possiede una qualche utilità non venga smaltito in discarica, ma sia recuperato e reintrodotto nel sistema economico. Questi due aspetti costituiscono l’essenza dell’economia circolare, il modello d’impresa che mira, attraverso l’innovazione tecnologica e una migliore gestione, a rendere le attività economiche più efficienti e meno impattanti per l’ambiente. Esattamente in questa logica la Genesys Lab srl intende sviluppare metodi ecosostenibili per il recupero dei metalli rari e preziosi presenti nei rifiuti elettronici (RAEE). A titolo di esempio e col solo scopo di rendere più chiare quali sono le potenzialità di profitto in questo settore si riportano di seguito due studi. Nel 2011 sono stati raccolti in Italia 2.3 milioni di cellulari (Rilevamento campionato Remedia), le tecnologie esistenti a quella data raggiungevano un tasso di recupero dei materiali pari al 30%. Considerando tali percentuali avremmo un valore economico del recupero pari a 3.8 milioni di euro. Se potenziassimo le tecnologie arrivando ad un tasso di recupero pari a 100% e considerassimo il rifiuto generabile pari al 60% del venduto raggiungeremmo un valore pari a 117 milioni di euro; se recuperassimo tutti i cellulari venduti in un anno, 35 milioni di pezzi (Stime Osservatorio Politecnico), il valore economico salirebbe a 195 milioni di euro. Secondo stime ENEA, dal trattamento di 1 tonnellata di schede elettroniche è possibile ricavare 129 kg di rame, 43 kg di stagno, 15 kg di piombo, 0,35 kg di argento e 0,24 kg di oro, per un valore complessivo di oltre 10 mila euro (al prezzo attuale di mercato). Fa d’uopo rammentare che i profitti di un’azienda che opera nel settore del recupero dei rifiuti consistono sia nella presa in carico della materia prima da trattare, i rifiuti, che nel risultato del trattamento di recupero, ovvero la materia prima seconda (MPS) dai rifiuti prodotta.

Innovazione

Breve descrizione degli aspetti di innovazione che caratterizzano il business dell’impresa Breve descrizione degli aspetti di innovazione che caratterizzano il business dell’impresa Il bioassorbimento è un processo in cui possono essere utilizzati numerosi microrganismi quali alghe, batteri, lieviti e funghi, che sono noti per la loro capacità di accumulare attivamente metalli pesanti e metalli preziosi. Questa interazione metallo/organismo offre la possibilità di recuperare selettivamente le sostanze. Un processo basato sul bioassorbimento offre una serie di vantaggi rispetto ai metodi convenzionali: bassi costi di gestione, minimizzazione del volume di sostanze chimiche e/o di fanghi biologici da manipolare ed alta efficienza nella decontaminazione degli effluenti. Gli svantaggi di tale tecnologia sono tempi di reazione maggiori e volumi superiori rispetto alla idrometallurgia.Un altro settore di ricerca attivo nel recupero di metalli da rottami elettrici ed elettronici è invece incentrato sulle tecniche idrometallurgiche che, confrontate con la pirometallurgia, si rivela più esatta, più prevedibile e più facilmente controllabile, oltre che caratterizzata da impatti ambientali di minore entità. rispetto alla pirometallurgia. Le fasi principali di un processo ad umido consistono in una serie di lisciviazioni acide o alcaline di materiale solido. Le soluzioni sono poi sottoposte a procedure di separazione e purificazione in modo da isolare e concentrare i metalli di interesse.

Requisiti di innovazione tecnologica

R&S

Team Qualificato

Proprietà Intellettuale

classe di produzione
1-100K euro
A

Leggenda Classe di Produzione
A=1-100K euro
B=100K-500K euro
C=500K-1M euro
D=1M-2M euro
E=2M-5M euro
F=5M-10M euro
G=10M-50M euro
H=più di 5OM di euro
ND=non disponibile

Leggenda Classe di Addetti
A=0-4 addetti
B=5-9 addetti
C=10-19 addetti
D=20-49 addetti
E=50-249 addetti
F=almeno 250 addetti
ND=non disponibile

classe di capitale
5K-10K euro
3

Leggenda Classe di Capitale
1=1 euro
2=1-5K euro
3-5K-10K euro
4=10K-50K euro
5=50K-100K euro
6=100K-250K euro
7=250K-500K euro
8=500K-1M euro
9=1M-2,5M euro
10=2,5M-5M euro
11=più di 5M di euro
ND=non disponibile

prevalenza femminile
NO

Legenda prevalenza femminile/giovanile/straniera
NO: [% del capitale sociale + % Amministratori] / 2 ≤ 50%
Maggioritaria: [% del capitale sociale + % Amministratori] / 2 > 50%
Forte: [% del capitale sociale + % Amministratoril / 2 > 66%
Esclusiva: [% del capitale sociale + % Amministratori] / 2 = 100%
?: Non disponibile

I dati sulla prevalenza sono riferiti al trimestre precedente

prevalenza giovanile
NO

Legenda prevalenza femminile/giovanile/straniera
NO: [% del capitale sociale + % Amministratori] / 2 ≤ 50%
Maggioritaria: [% del capitale sociale + % Amministratori] / 2 > 50%
Forte: [% del capitale sociale + % Amministratoril / 2 > 66%
Esclusiva: [% del capitale sociale + % Amministratori] / 2 = 100%
?: Non disponibile

I dati sulla prevalenza sono riferiti al trimestre precedente

prevalenza straniera
NO

Legenda prevalenza femminile/giovanile/straniera
NO: [% del capitale sociale + % Amministratori] / 2 ≤ 50%
Maggioritaria: [% del capitale sociale + % Amministratori] / 2 > 50%
Forte: [% del capitale sociale + % Amministratoril / 2 > 66%
Esclusiva: [% del capitale sociale + % Amministratori] / 2 = 100%
?: Non disponibile

I dati sulla prevalenza sono riferiti al trimestre precedente

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