L'innovazione nel territorio

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L'innovazione nel territorio

Paradura

- Startupeasy

Si intende offrire un servizio innovativo utile a favorire la condivisione di una serie di beni e servizi del mondo agricolo sardo da parte delle aziende agricole e della comunità di persone del mondo agricolo.
La sharing economy riveste sempre più un ruolo essenziale nelle nostre comunità e si diffonde in modo esponenziale. Si sta diffondendo un modello di economia circolare, in cui professionisti, consumatori e cittadini in generale mettono a disposizione competenze, tempo, beni e conoscenze, con la finalità di creare legami virtuosi, basandosi sulla capacità relazionale della tecnologia. In questo modo, vengono incentivati stili di vita nuovi che riescono a favorire il risparmio o ridistribuzione del denaro, la socializzazione e la salvaguardia dell’ambiente.
Possono essere individuati tre tratti distintivi della sharing economy: condivisione, cioè utilizzare in comune una risorsa; relazione orizzontale tra persone o organizzazioni, dove spariscono i confini tra finanziatore, produttore e consumatore; presenza di una piattaforma tecnologica, in cui le relazioni digitali vengono gestite e promosse grazie alla fiducia generata da sistemi di reputazione digitale.
Detto ciò, possiamo quindi affermare che al centro di questo nuovo modello economico troviamo il benessere sociale, il consumo consapevole, il risparmio e la riduzione degli sprechi, vengono invece meno il denaro e l’acquisto come punti fondamentali delle transazioni.
Il progetto intende ripercorrere i meccanismi virtuosi della sharing economy attraverso piattaforme digitali e proporli per innovare la partecipazione di cittadini e imprese alla vita della comunità agricola sarda.
La comunità agricola sarda possiede già, nella sua vita quotidiana, i meccanismi di condivisione. Li possiede fin dai tempi antichi. Sono noti, solo per esempio, le modalità di condivisione dei pascoli e dei terreni, la partecipazione della comunità a momenti importanti della vita agricola come la vendemmia, l’uccisione del maiale, la trasformazione dei prodotti agricoli raccolti, la condivisione dei mezzi agricoli. Tra tutte è molto famosa sa paradura, il gesto arcaico di solidarietà comunitaria del mondo pastorale che vedeva mobilitati gli allevatori ogni qualvolta un collega per calamità naturali o per i più svariati motivi perdeva il suo gregge.
L’introduzione della sharing economy non sarebbe quindi un’innovazione culturale, ma un’innovazione negli strumenti, e valorizzerebbe gli aspetti antichi di condivisione, proteggendoli da abitudini e modalità della comunità capitalistica che invece tende a reprimerli.
Potrebbe inoltre estendere l’ambito geografico della condivisione, finora limitato ai confinanti. La caratteristica fondamentale della sharing economy è infatti la tecnologia, che favorisce l’incontro tra sconosciuti, rendendolo più facile e veloce, abolendo così le distanze anche geografiche.

I principali servizi che pensiamo di far condividere, aprendoli al mercato in tempi diversi, sono:
– Attrezzature agricole
– Tempo/lavoro per le attività ad alta intensità di lavoro (vendemmia/potatura etc)
– Professionalità
– Tempo/lavoro per il sostegno familiare (anziani e bambini)
– Tempo/lavoro per la parte educativa

Concorrenza

Si intende offrire un servizio innovativo utile a favorire la condivisione di una serie di beni e servizi del mondo agricolo sardo da parte delle aziende agricole e della comunità di persone del mondo agricolo. La sharing economy riveste sempre più un ruolo essenziale nelle nostre comunità e si diffonde in modo esponenziale. Si sta diffondendo un modello di economia circolare, in cui professionisti, consumatori e cittadini in generale mettono a disposizione competenze, tempo, beni e conoscenze, con la finalità di creare legami virtuosi, basandosi sulla capacità relazionale della tecnologia. In questo modo, vengono incentivati stili di vita nuovi che riescono a favorire il risparmio o ridistribuzione del denaro, la socializzazione e la salvaguardia dell’ambiente. Possono essere individuati tre tratti distintivi della sharing economy: condivisione, cioè utilizzare in comune una risorsa; relazione orizzontale tra persone o organizzazioni, dove spariscono i confini tra finanziatore, produttore e consumatore; presenza di una piattaforma tecnologica, in cui le relazioni digitali vengono gestite e promosse grazie alla fiducia generata da sistemi di reputazione digitale. Detto ciò, possiamo quindi affermare che al centro di questo nuovo modello economico troviamo il benessere sociale, il consumo consapevole, il risparmio e la riduzione degli sprechi, vengono invece meno il denaro e l’acquisto come punti fondamentali delle transazioni. Il progetto intende ripercorrere i meccanismi virtuosi della sharing economy attraverso piattaforme digitali e proporli per innovare la partecipazione di cittadini e imprese alla vita della comunità agricola sarda. La comunità agricola sarda possiede già, nella sua vita quotidiana, i meccanismi di condivisione. Li possiede fin dai tempi antichi. Sono noti, solo per esempio, le modalità di condivisione dei pascoli e dei terreni, la partecipazione della comunità a momenti importanti della vita agricola come la vendemmia, l’uccisione del maiale, la trasformazione dei prodotti agricoli raccolti, la condivisione dei mezzi agricoli. Tra tutte è molto famosa sa paradura, il gesto arcaico di solidarietà comunitaria del mondo pastorale che vedeva mobilitati gli allevatori ogni qualvolta un collega per calamità naturali o per i più svariati motivi perdeva il suo gregge. L’introduzione della sharing economy non sarebbe quindi un’innovazione culturale, ma un’innovazione negli strumenti, e valorizzerebbe gli aspetti antichi di condivisione, proteggendoli da abitudini e modalità della comunità capitalistica che invece tende a reprimerli. Potrebbe inoltre estendere l’ambito geografico della condivisione, finora limitato ai confinanti. La caratteristica fondamentale della sharing economy è infatti la tecnologia, che favorisce l’incontro tra sconosciuti, rendendolo più facile e veloce, abolendo così le distanze anche geografiche. I principali servizi che pensiamo di far condividere, aprendoli al mercato in tempi diversi, sono: – Attrezzature agricole – Tempo/lavoro per le attività ad alta intensità di lavoro (vendemmia/potatura etc) – Professionalità – Tempo/lavoro per il sostegno familiare (anziani e bambini) – Tempo/lavoro per la parte educativa
Settore: IT
Labels: AGRITECH, plaftorm
Canali di Vendita: Directly
Interessi: Customers, Lender / Investor

Stadio della startup Paradura

Prodotto/Servizio

Si intende offrire un servizio innovativo utile a favorire la condivisione di una serie di beni e servizi del mondo agricolo sardo da parte delle aziende agricole e della comunità di persone del mondo agricolo. La sharing economy riveste sempre più un ruolo essenziale nelle nostre comunità e si diffonde in modo esponenziale. Si sta diffondendo un modello di economia circolare, in cui professionisti, consumatori e cittadini in generale mettono a disposizione competenze, tempo, beni e conoscenze, con la finalità di creare legami virtuosi, basandosi sulla capacità relazionale della tecnologia. In questo modo, vengono incentivati stili di vita nuovi che riescono a favorire il risparmio o ridistribuzione del denaro, la socializzazione e la salvaguardia dell’ambiente. Possono essere individuati tre tratti distintivi della sharing economy: condivisione, cioè utilizzare in comune una risorsa relazione orizzontale tra persone o organizzazioni, dove spariscono i confini tra finanziatore, produttore e consumatore presenza di una piattaforma tecnologica, in cui le relazioni digitali vengono gestite e promosse grazie alla fiducia generata da sistemi di reputazione digitale. Detto ciò, possiamo quindi affermare che al centro di questo nuovo modello economico troviamo il benessere sociale, il consumo consapevole, il risparmio e la riduzione degli sprechi, vengono invece meno il denaro e l’acquisto come punti fondamentali delle transazioni. Il progetto intende ripercorrere i meccanismi virtuosi della sharing economy attraverso piattaforme digitali e proporli per innovare la partecipazione di cittadini e imprese alla vita della comunità agricola sarda. La comunità agricola sarda possiede già, nella sua vita quotidiana, i meccanismi di condivisione. Li possiede fin dai tempi antichi. Sono noti, solo per esempio, le modalità di condivisione dei pascoli e dei terreni, la partecipazione della comunità a momenti importanti della vita agricola come la vendemmia, l’uccisione del maiale, la trasformazione dei prodotti agricoli raccolti, la condivisione dei mezzi agricoli. Tra tutte è molto famosa sa paradura, il gesto arcaico di solidarietà comunitaria del mondo pastorale che vedeva mobilitati gli allevatori ogni qualvolta un collega per calamità naturali o per i più svariati motivi perdeva il suo gregge. L’introduzione della sharing economy non sarebbe quindi un’innovazione culturale, ma un’innovazione negli strumenti, e valorizzerebbe gli aspetti antichi di condivisione, proteggendoli da abitudini e modalità della comunità capitalistica che invece tende a reprimerli. Potrebbe inoltre estendere l’ambito geografico della condivisione, finora limitato ai confinanti. La caratteristica fondamentale della sharing economy è infatti la tecnologia, che favorisce l’incontro tra sconosciuti, rendendolo più facile e veloce, abolendo così le distanze anche geografiche. I principali servizi che pensiamo di far condividere, aprendoli al mercato in tempi diversi, sono: – Attrezzature agricole – Tempo/lavoro per le attività ad alta intensità di lavoro (vendemmia/potatura etc) – Professionalità – Tempo/lavoro per il sostegno familiare (anziani e bambini) – Tempo/lavoro per la parte educativa

Team

Dati della startup Paradura

Costituzione Impresa : 02/10/2019
Data iscrizione alla sezione delle Startup: 02/10/2019
Denominazione:
PARADURA S.R.L. (STARTUP COSTITUITA A NORMA DELL'ARTICOLO 4 COMMA10 BIS DEL DECRETO LEGGE 24 GENNAIO 2015 N. 3)
Comune: SASSARI
Provincia: Sassari
Regione: Sardegna
Codice Fiscale: 02800370906
Forma Giuridica : SOCIETA' A RESPONSABILITA' LIMITATA
Codice Ateco : 620909
Settore: IT

Paradura

Modello di Business

Si intende offrire un servizio innovativo utile a favorire la condivisione di una serie di beni e servizi del mondo agricolo sardo da parte delle aziende agricole e della comunità di persone del mondo agricolo. La sharing economy riveste sempre più un ruolo essenziale nelle nostre comunità e si diffonde in modo esponenziale. Si sta diffondendo un modello di economia circolare, in cui professionisti, consumatori e cittadini in generale mettono a disposizione competenze, tempo, beni e conoscenze, con la finalità di creare legami virtuosi, basandosi sulla capacità relazionale della tecnologia. In questo modo, vengono incentivati stili di vita nuovi che riescono a favorire il risparmio o ridistribuzione del denaro, la socializzazione e la salvaguardia dell’ambiente. Possono essere individuati tre tratti distintivi della sharing economy: condivisione, cioè utilizzare in comune una risorsa; relazione orizzontale tra persone o organizzazioni, dove spariscono i confini tra finanziatore, produttore e consumatore; presenza di una piattaforma tecnologica, in cui le relazioni digitali vengono gestite e promosse grazie alla fiducia generata da sistemi di reputazione digitale. Detto ciò, possiamo quindi affermare che al centro di questo nuovo modello economico troviamo il benessere sociale, il consumo consapevole, il risparmio e la riduzione degli sprechi, vengono invece meno il denaro e l’acquisto come punti fondamentali delle transazioni. Il progetto intende ripercorrere i meccanismi virtuosi della sharing economy attraverso piattaforme digitali e proporli per innovare la partecipazione di cittadini e imprese alla vita della comunità agricola sarda. La comunità agricola sarda possiede già, nella sua vita quotidiana, i meccanismi di condivisione. Li possiede fin dai tempi antichi. Sono noti, solo per esempio, le modalità di condivisione dei pascoli e dei terreni, la partecipazione della comunità a momenti importanti della vita agricola come la vendemmia, l’uccisione del maiale, la trasformazione dei prodotti agricoli raccolti, la condivisione dei mezzi agricoli. Tra tutte è molto famosa sa paradura, il gesto arcaico di solidarietà comunitaria del mondo pastorale che vedeva mobilitati gli allevatori ogni qualvolta un collega per calamità naturali o per i più svariati motivi perdeva il suo gregge. L’introduzione della sharing economy non sarebbe quindi un’innovazione culturale, ma un’innovazione negli strumenti, e valorizzerebbe gli aspetti antichi di condivisione, proteggendoli da abitudini e modalità della comunità capitalistica che invece tende a reprimerli. Potrebbe inoltre estendere l’ambito geografico della condivisione, finora limitato ai confinanti. La caratteristica fondamentale della sharing economy è infatti la tecnologia, che favorisce l’incontro tra sconosciuti, rendendolo più facile e veloce, abolendo così le distanze anche geografiche. I principali servizi che pensiamo di far condividere, aprendoli al mercato in tempi diversi, sono: – Attrezzature agricole – Tempo/lavoro per le attività ad alta intensità di lavoro (vendemmia/potatura etc) – Professionalità – Tempo/lavoro per il sostegno familiare (anziani e bambini) – Tempo/lavoro per la parte educativa

Innovazione

Breve descrizione degli aspetti di innovazione che caratterizzano il business dell’impresa Si intende offrire un servizio innovativo utile a favorire la condivisione di una serie di beni e servizi del mondo agricolo sardo da parte delle aziende agricole e della comunità di persone del mondo agricolo. La sharing economy riveste sempre più un ruolo essenziale nelle nostre comunità e si diffonde in modo esponenziale. Si sta diffondendo un modello di economia circolare, in cui professionisti, consumatori e cittadini in generale mettono a disposizione competenze, tempo, beni e conoscenze, con la finalità di creare legami virtuosi, basandosi sulla capacità relazionale della tecnologia. In questo modo, vengono incentivati stili di vita nuovi che riescono a favorire il risparmio o ridistribuzione del denaro, la socializzazione e la salvaguardia dell’ambiente. Possono essere individuati tre tratti distintivi della sharing economy: condivisione, cioè utilizzare in comune una risorsa relazione orizzontale tra persone o organizzazioni, dove spariscono i confini tra finanziatore, produttore e consumatore presenza di una piattaforma tecnologica, in cui le relazioni digitali vengono gestite e promosse grazie alla fiducia generata da sistemi di reputazione digitale. Detto ciò, possiamo quindi affermare che al centro di questo nuovo modello economico troviamo il benessere sociale, il consumo consapevole, il risparmio e la riduzione degli sprechi, vengono invece meno il denaro e l’acquisto come punti fondamentali delle transazioni. Il progetto intende ripercorrere i meccanismi virtuosi della sharing economy attraverso piattaforme digitali e proporli per innovare la partecipazione di cittadini e imprese alla vita della comunità agricola sarda. La comunità agricola sarda possiede già, nella sua vita quotidiana, i meccanismi di condivisione. Li possiede fin dai tempi antichi. Sono noti, solo per esempio, le modalità di condivisione dei pascoli e dei terreni, la partecipazione della comunità a momenti importanti della vita agricola come la vendemmia, l’uccisione del maiale, la trasformazione dei prodotti agricoli raccolti, la condivisione dei mezzi agricoli. Tra tutte è molto famosa sa paradura, il gesto arcaico di solidarietà comunitaria del mondo pastorale che vedeva mobilitati gli allevatori ogni qualvolta un collega per calamità naturali o per i più svariati motivi perdeva il suo gregge. L’introduzione della sharing economy non sarebbe quindi un’innovazione culturale, ma un’innovazione negli strumenti, e valorizzerebbe gli aspetti antichi di condivisione, proteggendoli da abitudini e modalità della comunità capitalistica che invece tende a reprimerli. Potrebbe inoltre estendere l’ambito geografico della condivisione, finora limitato ai confinanti. La caratteristica fondamentale della sharing economy è infatti la tecnologia, che favorisce l’incontro tra sconosciuti, rendendolo più facile e veloce, abolendo così le distanze anche geografiche.I principali servizi che pensiamo di far condividere, aprendoli al mercato in tempi diversi, sono: – Attrezzature agricole – Tempo/lavoro per le attività ad alta intensità di lavoro (vendemmia/potatura etc) – Professionalità – Tempo/lavoro per il sostegno familiare (anziani e bambini) – Tempo/lavoro per la parte educativa

Requisiti di innovazione tecnologica

R&S

Team Qualificato

Proprietà Intellettuale

classe di produzione
1-100K euro
A

Leggenda Classe di Produzione
A=1-100K euro
B=100K-500K euro
C=500K-1M euro
D=1M-2M euro
E=2M-5M euro
F=5M-10M euro
G=10M-50M euro
H=più di 5OM di euro
ND=non disponibile

classe di addetti
0-4 addetti

Leggenda Classe di Addetti
A=0-4 addetti
B=5-9 addetti
C=10-19 addetti
D=20-49 addetti
E=50-249 addetti
F=almeno 250 addetti
ND=non disponibile

A
classe di capitale
1-5K euro
2

Leggenda Classe di Capitale
1=1 euro
2=1-5K euro
3-5K-10K euro
4=10K-50K euro
5=50K-100K euro
6=100K-250K euro
7=250K-500K euro
8=500K-1M euro
9=1M-2,5M euro
10=2,5M-5M euro
11=più di 5M di euro
ND=non disponibile

prevalenza femminile
Forte

Legenda prevalenza femminile/giovanile/straniera
NO: [% del capitale sociale + % Amministratori] / 2 ≤ 50%
Maggioritaria: [% del capitale sociale + % Amministratori] / 2 > 50%
Forte: [% del capitale sociale + % Amministratoril / 2 > 66%
Esclusiva: [% del capitale sociale + % Amministratori] / 2 = 100%
?: Non disponibile

I dati sulla prevalenza sono riferiti al trimestre precedente

prevalenza giovanile
NO

Legenda prevalenza femminile/giovanile/straniera
NO: [% del capitale sociale + % Amministratori] / 2 ≤ 50%
Maggioritaria: [% del capitale sociale + % Amministratori] / 2 > 50%
Forte: [% del capitale sociale + % Amministratoril / 2 > 66%
Esclusiva: [% del capitale sociale + % Amministratori] / 2 = 100%
?: Non disponibile

I dati sulla prevalenza sono riferiti al trimestre precedente

prevalenza straniera
NO

Legenda prevalenza femminile/giovanile/straniera
NO: [% del capitale sociale + % Amministratori] / 2 ≤ 50%
Maggioritaria: [% del capitale sociale + % Amministratori] / 2 > 50%
Forte: [% del capitale sociale + % Amministratoril / 2 > 66%
Esclusiva: [% del capitale sociale + % Amministratori] / 2 = 100%
?: Non disponibile

I dati sulla prevalenza sono riferiti al trimestre precedente

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